Contro l'aggressione imperialista alla Siria . la posizione e l'azione di proletari comunisti - PCm Italia
Si prepara un attacco imminente contro
la Siria da parte dell'imperialismo americano, insieme agli
imperialisti inglesi e francesi. Un intervento militare che gode
sicuramente della partecipazione dell'Arabia Saudita e del sostegno
politico-logistico anche di Turchia e Israele.
Ma la Siria non è la Libia e non è
neanche, in questa congiuntura, l'Iraq.
E' impossibile immaginare che l'Iran
non ne sia coinvolto e la posizione di Cina e Russia non è tale
perchè l'intervento possa avere l'appoggio Onu.
Quindi si tratta di un'aggressione
imperialista unilaterale che prosegue l'intervento militare fatto
tramite quella parte dell'opposizione che è una pura filiazione
delle potenze imperialiste.
L'attacco alla Siria può creare
effetti a catena e incendiare per davvero la prateria del Medio
Oriente e del mondo intero.
Obama, come prima Reagan e Bush, usa lo
stesso copione di inventare e amplificare “prove” come foglia di
fico di un intervento già deciso e che viene da lontano e che ha
sempre lo stesso oggetto: petrolio e controllo dell'assetto
geopolitico e geostrategico dell'area.
Proletari Comunisti- PCm Italia denuncia e sviluppa la massima opposizione all'aggressione imperialista della Siria e esprime il proprio sostegno alle masse siriane ed arabe che ad essa si oppongono.
Proletari Comunisti- PCm Italia denuncia e sviluppa la massima opposizione all'aggressione imperialista della Siria e esprime il proprio sostegno alle masse siriane ed arabe che ad essa si oppongono.
La nostra azione si svilupperà
autonomamente perchè non condividiamo alcun tipo di appoggio al
regime di Assad e non certo perchè ha usato eventualmente le armi
chimiche – cosa probabilmente falsa e montata – mentre è sicuro
che questo lo hanno già fatto i cosiddetti “ribelli” e come a
suo tempo fece Saddam nei confronti dei Kurdi, ma perchè Assad, come
prima Saddam e Gheddafi non sono governi antimperialisti, ma di un
settore del capitalismo burocratico e della borghesia compradora che
opprime proletari e popoli
Questi governi sono ora amici, ora
“nemici” degli Stati imperialisti che si contendono la zona.
Questi governi non sono la soluzione ma una parte del problema per le
masse siriane e arabe.
Sappiamo che forze di “sinistra” in
Siria, nel mondo arabo, tra i palestinesi hanno goduto dell'appoggio
del regime di Assad. Noi non pensiamo che questo sia stato un bene
nel passato, né lo pensiamo adesso, né ci impressiona che queste
forze chiaramente, che godono anche di un certo credito nella
sinistra occidentale, si mobiliteranno contro l'aggressione
imperialista.
Ma noi siamo
marxisti-leninisti-maoisti, noi vogliamo rappresentare gli interessi
della classe operaia nei nostri paesi come nei paesi arabi, come nel
mondo intero.
Non siamo assolutamente equidistanti
tra aggressione imperialista e regime di Assad aggredito.
L'imperialismo deve essere combattuto in tutte le forme, in tutti i
modi. Ma il punto di vista proletario e comunista in questa vicenda
deve essere chiaro verso tutte le parti in causa,
Proletari Comunisti si mobilita da
subito autonomamente verso i proletari compreso gli immigrati, i
giovani, le piazze, con manifesti, volantini, pannelli, striscioni,
interventi.
Noi denunciamo il ruolo
dell'imperialismo italiano, rappresentato dal Governo di larghe
intese di Letta e il suo legame con l'imperialismo americano,
l'imperialismo italiano offre, qualunque siano le dichiarazioni
della Bonino, l'obiettivo appoggio dalle basi militari italiane.
In questo quadro due città sono
importanti nella nostra mobilitazione;Taranto e Niscemi/Palermo.
A Taranto c'è la base militare più
grande del Mediterraneo che comunque è stata interessata fin da
subito e il cui ruolo può ancora crescere in supporto alle truppe
imperialiste Usa.
In Sicilia contro il Muos è in campo
un movimento popolare che già lotta contro l'imperialismo americano
e i suoi piani di guerra con la piena compartecipazione
dell'imperialismo italiano, il suo Stato, i suoi governi, la Regione
siciliana di Criocetta, ecc.
Va visto inoltre il legame tra Siria ed
Egitto, che per noi è importante che spiega ancor più perchè la
nostra azione deve essere autonoma e indipendente.
La dittatura militare neo Mubarak e neo
Pinochet va vista anche come ulteriore puntello a sostegno
dell'aggressione imperialista americana in Siria - anzi, la
preparazione di questa guerra potrebbe essere stata uno dei motivi
del colpo di Stato militare in Egitto.
Nell'azione verso la classe operaia e
tra i lavoratori è bene non essere stereotipati, denunciare questa
ennesima guerra come guerra imperialista e reazionaria della
borghesia e dei padroni di tutto il mondo, mentre la crisi taglieggia
salari e lavoro, crea fame, miseria, distruzione; gli operai sono con
i poveri del mondo ovunque combattono e lottano per un mondo senza
guerre e padroni.
Proletari Comunisti – Pcm-Italia
agosto 2013
pcro.red@gmail.com
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