domingo, 26 de abril de 2020

ITALIA: 25 Aprile 2020. PCm-Italia.

25 Aprile 2020- Ravenna
rendiamo omaggio ai combattenti e ai martiri partigiani:
  • Ponte degli Allocchi, 24 agosto del ‘44 (Umberto Ricci, Natalina Vacchi e + tutti gli altri). Basta nominarli e conoscere chi sono per capire cosa sia stata la Resistenza Antifascista: operai, donne, giovani, intellettuali, contadini=i figli migliori del nostro popolo, i protagonisti di una guerra di popolo che è stata la liberazione da guerra e nazifascismo.
  • Siamo anche nella città del comandante Bulow, il comandante della 28^ Brigata Garibaldi “Mario Gordini” che, a dirla con lo storico Guido Crainz, vuole dire 2 cose:
  1. che per vincere la Resistenza deve essere una guerra di popolo
  2. e che bisognava fare la lotta armata in pianura, basata “sull’analisi concreta della situazione concreta” della società ravennate
  • La resistenza non fu un movimento spontaneo:
  1. “combattere e non attendere” è stato l’esempio dei militanti comunisti. Mentre tutti gli altri avevano perso la speranza, chi era addirittura passato con il regime, i comunisti si battevano, andavano in galera, al confine, uccisi
  2. la classe operaia diede il segnale dell’insurrezione con gli scioperi. Scioperava in un contesto di guerra e di occupazione, col rischio della deportazione nei lager nazisti, e quindi qualsiasi sciopero economico per i salari, contro la fame, per la legna da riscaldare, per i prezzi del mercato nero, per difendere le macchine che i padroni smantellavano per portarle in Germania, era per forza politico. Gli operai scioperavano per difendersi dai bombardamenti quando padroni e nazifascisti li obbligavano a lavorare: e come non vedere la situazione simile a quella di oggi, con la strage di cui i padroni sono responsabili a Bergamo.
Il sistema capitalista è stato responsabile di guerra e nazifascismo
la borghesia ha voluto solo la sua di salvezza, non quella delle masse durante la guerra, una guerra che aveva scatenato per rafforzarsi nel mercato mondiale, una carneficina per le masse e per i popoli oppressi. Così come con l’armistizio ha messo i militari capitolazionisti al vertice dell’esercito di cui il massimo rappresentante era Badoglio, ingannapopolo e traditore, ostile alla partecipazione popolare alla guerra contro i nazifascisti
vigliacca, ha tolto la libertà a lavoratori e masse perché non vuole i lavoratori e le masse protagonisti del progresso sociale
la borghesia teme la forza e l’entusiasmo delle masse, considera le masse gregge da dominare.
Anche oggi le misure dello stato d’emergenza emanate da questo governo sono della stessa natura: oggi il governo, di fronte ad una pandemia che ha fatto, e sta facendo, vittime come una guerra, una pandemia creata da questo sistema, vediamo ogni giorno che è incapace di risolverla. E dice alle masse: state in casa, ci penso io”. E noi, dopo che negli anni ci avete privato di ospedali, di una sanità per tutti e gratuita, conquistate con le lotte, noi lavoratori che lavoriamo con salari da fame, con la precarietà, siamo i lavoratori che vanno al macello come nella sanità e nelle fabbriche e negli altri luoghi di lavoro, i nostri giovani a cui è stato tolto il futuro, dovremmo avere fiducia dell’ennesimo governo dei padroni?
Questo governo ha proclamato lo stato d’emergenza come fossimo in guerra e la sospensione dei diritti fondamentali per cui gli uomini e le donne della Resistenza avevano combattuto e da cui è nata la Costituzione antifascista.
Uno stato d’emergenza che ai padroni e allo Stato, al Capitale gli tornerà utile quando le rivolte per il pane e per il lavoro esploderanno in questo paese.
Stato d’emergenza che è come una dittatura. Abbiamo avuto un divieto di uno sciopero nazionale da parte della commissione di garanzia il 9 marzo in occasione dello sciopero delle donne e pesanti sanzioni nei confronti dello Slai Cobas psc, così come pesanti sanzioni per lo sciopero del 25 marzo dell’Usb.
Vediamo le città militarizzate, la polizia a difesa dei padroni dei supermercati a Palermo e a Napoli perché la gente usciva senza pagare perché non ha soldi per campare, abbiamo visto i pestaggi nelle carceri per rappresaglia alla protesta dei detenuti che non vogliono morire pure di Covid, abbiamo visto le cariche a chi è andato al funerale di un compagno pur mantenendo la distanza sociale con guanti e mascherine.
La possibilità di un moderno fascismo è concreta, questo mostro è il pericolo principale, gli sciacalli neofascisti al parlamento spingeranno ancora di più perché, da dei servi del Capitale come essi sono, cosa ci possiamo aspettare? Nazionalismo, sovranismo, reddito minimo e inquadramento militare per i senza reddito, ingannapoppolo e sindacati collaborazionisti al potere. Il Tricolore oggi rappresenta questa Italia e viene utilizzato dai fascisti e da tutti coloro che vogliono l'unità nazionale al servizio dei padroni, all'insegna del neocorporativismo, delle iniziative economiche e delle missioni militari dell'imperialismo italiano.
Quindi è per questo che in questa giornata non siamo per il tricolore, per l’unità nazionale che mette assieme proletari e padroni, non lo siamo mai stati per le cerimonie istituzionali che abbiamo sempre contestato, non ci bastava cantare Bella ciao dai balconi.
L’esempio dei partigiani non è una ricorrenza, è l’impegno per riprendere quel cammino perché le masse siano protagoniste della propria liberazione. Il moderno fascismo va contrastato con una lotta di lunga durata con l'antifascismo militante, proletario e di massa, con la costruzione di una Nuova Resistenza.

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