rendiamo omaggio ai
combattenti e ai martiri partigiani:
- Ponte degli Allocchi, 24 agosto del ‘44 (Umberto Ricci, Natalina Vacchi e + tutti gli altri). Basta nominarli e conoscere chi sono per capire cosa sia stata la Resistenza Antifascista: operai, donne, giovani, intellettuali, contadini=i figli migliori del nostro popolo, i protagonisti di una guerra di popolo che è stata la liberazione da guerra e nazifascismo.
- Siamo anche nella città del comandante Bulow, il comandante della 28^ Brigata Garibaldi “Mario Gordini” che, a dirla con lo storico Guido Crainz, vuole dire 2 cose:
- che per vincere la Resistenza deve essere una guerra di popolo
- e che bisognava fare la lotta armata in pianura, basata “sull’analisi concreta della situazione concreta” della società ravennate
- La resistenza non fu un movimento spontaneo:
- la classe operaia diede il segnale dell’insurrezione con gli scioperi. Scioperava in un contesto di guerra e di occupazione, col rischio della deportazione nei lager nazisti, e quindi qualsiasi sciopero economico per i salari, contro la fame, per la legna da riscaldare, per i prezzi del mercato nero, per difendere le macchine che i padroni smantellavano per portarle in Germania, era per forza politico. Gli operai scioperavano per difendersi dai bombardamenti quando padroni e nazifascisti li obbligavano a lavorare: e come non vedere la situazione simile a quella di oggi, con la strage di cui i padroni sono responsabili a Bergamo.
Il sistema capitalista è stato
responsabile di guerra e nazifascismo
la borghesia ha voluto solo la sua
di salvezza, non quella delle masse durante la guerra, una guerra che
aveva scatenato per rafforzarsi nel mercato mondiale, una carneficina
per le masse e per i popoli oppressi. Così come con l’armistizio
ha messo i militari capitolazionisti al vertice dell’esercito di
cui il massimo rappresentante era Badoglio, ingannapopolo e
traditore, ostile alla partecipazione popolare alla guerra contro i
nazifascisti
vigliacca, ha tolto la libertà a
lavoratori e masse perché non vuole i lavoratori e le masse
protagonisti del progresso sociale
la borghesia teme la forza e
l’entusiasmo delle masse, considera le masse gregge da dominare.
Anche oggi le misure dello stato
d’emergenza emanate da questo governo sono della stessa natura:
oggi il governo, di fronte ad una pandemia che ha fatto, e sta
facendo, vittime come una guerra, una pandemia creata da questo
sistema, vediamo ogni giorno che è incapace di risolverla. E dice
alle masse: state in casa, ci penso io”. E noi, dopo che negli anni
ci avete privato di ospedali, di una sanità per tutti e gratuita,
conquistate con le lotte, noi lavoratori che lavoriamo con salari da
fame, con la precarietà, siamo i lavoratori che vanno al macello
come nella sanità e nelle fabbriche e negli altri luoghi di lavoro,
i nostri giovani a cui è stato tolto il futuro, dovremmo avere
fiducia dell’ennesimo governo dei padroni?
Questo governo ha proclamato lo stato
d’emergenza come fossimo in guerra e la sospensione dei diritti
fondamentali per cui gli uomini e le donne della Resistenza avevano
combattuto e da cui è nata la Costituzione antifascista.
Uno stato d’emergenza che ai padroni e
allo Stato, al Capitale gli tornerà utile quando le rivolte per il
pane e per il lavoro esploderanno in questo paese.
Stato d’emergenza che è come una
dittatura. Abbiamo avuto un divieto di uno sciopero nazionale
da parte della commissione di garanzia il 9 marzo in occasione dello
sciopero delle donne e pesanti sanzioni nei confronti dello Slai
Cobas psc, così come pesanti sanzioni per lo sciopero del 25 marzo
dell’Usb.
Vediamo le città militarizzate, la
polizia a difesa dei padroni dei supermercati a Palermo e a Napoli
perché la gente usciva senza pagare perché non ha soldi per
campare, abbiamo visto i pestaggi nelle carceri per rappresaglia alla
protesta dei detenuti che non vogliono morire pure di Covid, abbiamo
visto le cariche a chi è andato al funerale di un compagno pur
mantenendo la distanza sociale con guanti e mascherine.
La possibilità di un moderno fascismo è
concreta, questo mostro è il pericolo principale, gli sciacalli
neofascisti al parlamento spingeranno ancora di più perché, da dei
servi del Capitale come essi sono, cosa ci possiamo aspettare?
Nazionalismo, sovranismo, reddito minimo e inquadramento militare per
i senza reddito, ingannapoppolo e sindacati collaborazionisti al
potere. Il Tricolore oggi rappresenta questa Italia e viene
utilizzato dai fascisti e da tutti coloro che vogliono l'unità
nazionale al servizio dei padroni, all'insegna del neocorporativismo,
delle iniziative economiche e delle missioni militari
dell'imperialismo italiano.
Quindi è per questo che in questa
giornata non siamo per il tricolore, per l’unità nazionale che
mette assieme proletari e padroni, non lo siamo mai stati per le
cerimonie istituzionali che abbiamo sempre contestato, non ci bastava
cantare Bella ciao dai balconi.
L’esempio dei partigiani non è una
ricorrenza, è l’impegno per riprendere quel cammino perché le
masse siano protagoniste della propria liberazione. Il moderno
fascismo va contrastato con una lotta di lunga durata con
l'antifascismo militante, proletario e di massa, con la costruzione
di una Nuova Resistenza.
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