viernes, 10 de octubre de 2008

Declaraciones del camarada Yadav para el Red Star.- (versión en italiano)


La presentes declaraciones del camarada Matrika Yadav aparecidas en el Red Star, estan tomadas de la pagina de los camaradas de Proletari Comunisti.-



Matrika Yadav


Siamo ancora in una fase di transizione. È in corso una lotta tripartita. Le diverse potenze stanno ancora lottando vigorosamente per difendere i propri interessi di classe. Le tendenze principali sono quella regressiva, quella dello status quo e quella progressiva. Non possiamo consolidare il potere del vecchio stato dimenticando i nostri impegni, i nostri interessi di classe e i sogni dei martiri.Le nostre aspettative e priorità sono quelle di mettere fine alla discriminazione e all’ineguaglianza attraverso un dibattito appropriato. Ma i reazionari regressivi e dello status quo stanno cercando di fermare e spingere la società verso una direzione regressiva con qualunque mezzo. La brutale repressione dei senzatetto e dei contadini poveri a Mirchaiya del distretto di Siraha è un’azione simbolica per rafforzare il sistema feudal-compradore e burocratico. I reazionari stanno cercando di frustrare il governo maoista per dimostrare che è incapace di difendere la causa dei poveri.
Un pugno di persone è a favore della cacciata dei senzatetto dalle loro capanne. Stanno gridando forte che sarebbe bene per il ministro Matrika di non guidare la campagna per riportare i senzatetto lì. Queste persone hanno concentrato o cercato di concentrare l’attenzione delle persone non sulla questione, ma sulla persona. Sono stato impegnato in politica per moltianni, con un sogno: fare qualcosa a favore dei poveri e dei senzatetto. Non ho mai sognato di essere ministro o primo ministro nella mia vita. Tengo ancora fermamente al nostro fine ultimo. Non voglio essere per forza ministro a costo di non fare gli interessi della classe proletaria.
Non mi sono allontanato dal mio obbiettivo: aiutare i poveri, sia che resti nel posto di ministro oppure no. Non volevo stare nel posto di ministro abbandonando gli interessi della nostra classe proletaria. I poveri senzatetto avevano occupato le terre confiscate ad un signore feudale con lo slogan lanciato dal nostro partito. Ma questi poveri senzatetto sono statitrattati male e cacciati da un ministero degli interni con l’aiuto della polizia senza dare nessuna alternativa. Il nostro partito guida il governo, ma i poveri senzatetto vengono cacciati dalle loro capanne. Allora, non posso stare fermo e guardare queste azioni brutali dell’amministrazione.
Mi sono sentito disonorato nel non poter aiutare. Non ho potuto sopportare e allora sono uscito per avvicinarmi al popolo.Ho chiesto al ministro dell’interno di non cacciare i poveri dalle loro capanne senza prima trovare un’alternativa. Ma non ha voluto ascoltare la mia umile richiesta. Ha occupato la terra e cacciato con la forza il popolo. Il ministro dell’interno ha spinto i poveri in un mare di guai per difendere i monarchici feudali. Ho fiducia che il nostro partito non sarà contro gli interessi dei senzatetto.
Noi siamo in grado di scrivere in modo scientifico sulla riforma agraria nella costituzione provvisoria grazie alla nostra iniziativa. Il primo ministro ha ripetutamente parlato e promesso di lavorare a favore dei senzatetto e dei contadini senza terra. Lo ha ripetuto quando ha risposto all’assemblea costituente sulla politica e il programma del governo.
Ma la sera stessa, il ministero dell’interno e la polizia hanno picchiato con i bastoni le teste dei senzatetto e sparso lacrime e sangue. Per me è stato insopportabile. Sono andato subito nei campi e ho detto ai senzatetto di rimanere nelle loro capanne fino a quando non ci fosse un’alternativa.Come potevo vivere in un palazzo di lusso e girare in un comodo veicolo ufficiale di ministro? Sono il leader di quei poveri senzatetto. Non posso cambiare le mie idee e applicare programmi antipopolari dell’UML e del Madhesi Jana Adhikar Forum. Per queste ragioni, ho rassegnato le mie dimissioni dal posto di ministro della riforma agraria.
L’incidente di Mirchaiya del distretto di Siraha non è avvenuto per colpa mia. Mi ero opposto alla brutale repressione che ha avuto luogo secondo l’ordine del ministro dell’interno. L’incidente di Mirchaiya è solo un incidente rappresentativo, che è venuto alla luce. Se questi piani e cospirazioni antipopolari succedono qui, le repressioni brutali seguirannoin tutto il paese. Non possiamo facilmente sfuggire da questo incidente accusando il ministro dell’interno Bamdev Gautam, perché il governo di coalizione è sotto la leadership del nostro partito. Perciò, riceveremo più lamentele dal popolo che da altri partiti. Il popolo si aspetta più dal nostro partito e niente dall’UML e dal MJF.
Non possiamo dimenticare i nostri impegni presi davanti al popolo. Il posto di ministro non è niente davanti al grande fine e impegno ultimo del nostro partito per il popolo. Nel nome della gestione del governo e dell’esser ministro, non dobbiamo e non possiamo consolidare il potere dell’ordine feudale, compradore e burocratico dello stato. Io posso lavorare e aiutarele classi, le regioni, il genere e i marginalizzati sfruttati fino a che l’ideologia, il partito e la direzione sono corretti e il governo lavora a favore di essi. Se l’ideologia, il partito, la direzione del partito e ilgoverno saranno contro il popolo, non ci può essere rapporto con il popolo.Tratto da


The red star n.16 - ottobre 2008

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