lunes, 18 de febrero de 2019

Declaración Conjunta contra la agresión imperialista en Venezuela de organizaciones y partidos maoístas. / Italiano.


"Proletari di tutti i paesi, unitevi!
RESPINGIAMO CON PROFONDO ODIO DI CLASSE L’INTERVENTO DIRETTO E SPUDORATO DELL’IMPERIALISMO YANKEE CONTRO IL POPOLO DEL VENEZUELA


Ci rivolgiamo alla nostra classe, il proletariato internazionale, e ai popoli del mondo per condannare, fermare, stigmatizzare e respingere on profondo odio di classe l'intervento diretto e spudorato dell'imperialismo yankee, unica superpotenza egemonica, gran gendarme della controrivoluzione e principale nemico dei popoli del mondo, contro la nazione, contro il popolo del Venezuela.
Con questa nuova aggressione diretta, l'imperialismo yankee attua un colpo di stato per imporre al Venezuela un governo fantoccio. È un piano degli yankee, andato in scena a partire dall'auto-proclamazione a presidente ad interim del suo burattino, il Presidente dell'Assemblea Legislativa sospesa, Juan Guaidó, subito riconosciuto dal governo ultra-reazionario e genocida Trump-Pence come "legittimo" presidente del paese, poi dando un ultimatum al governo d'azione di Nicolás Maduro, perché passasse i poteri al governo fantoccio e intimando che se non fosse stato eseguito il diktat imperialista, avrebbe usato tutta la forza e violenza da superpotenza, facendo della capitolazione dell’attuale governo Maduro al loro fantoccio, il “casus belli”. Cioè, o capitolazione della nazione oppressa o guerra imperialista di aggressione, quale che sia la forma dell'azione militare.
Questa aggressione diretta dell'imperialismo yankee, a guida Trump-Pence, per cambiare il governo del Venezuela con quello di un burattino Yankee comporta il passaggio della situazione del Venezuela da semi-coloniale a coloniale. In nome della lotta alla "dittatura" e per la "democrazia e libertà", gli imperialisti cercano di sottomettere il popolo venezuelano alla schiavitù coloniale. È la più palese intimidazione, interferenza, controllo e aggressione da parte degli Stati Uniti contro di un oppressa nazione del Terzo Mondo, in violazione della indipendenza nazionale, la sovranità e la dignità nazionale del paese e lo stesso ordinamento giuridico internazionale che pure è espressione della sua egemonia mondiale, la Carta delle Nazioni Unite, dell'OSA, ecc.
L'imperialismo si può permettere di agire in forma così arrogante e sfacciata contro un paese formalmente indipendente grazie suo status di unica superpotenza egemonica e auto-proclamato gendarme del mondo; perché è il principale imperialismo che esercita la sua dominazione semi-coloniale sul Venezuela e sugli altri paesi dell'America Latina, base principale del suo dominio del mondo (il cortile sul retro), situazione che di è aggravata in tutti gli anni del regime Chavez-Maduro; che in quanti rappresentanti della grande borghesia burocratica del loro paese, nonostante i loro discorsi e le contraddizioni secondarie con i successivi governi USA, hanno sempre più sottoposto il paese al dominio economico dell'imperialismo yankee, attraverso la principale e quasi unico prodotto di esportazione, il petrolio, a cui si sono combinati gli investimenti esteri diretti e l’aumento della dipendenza finanziaria da Walt Street. Nonostante avessero aperto il paese alla penetrazione di altre potenze imperialiste, non hanno rotto con l'imperialismo yankee, cercando di cavalcare due cavalli. Accentando la disputa imperialista per lo sfruttamento del paese e scuotendo sempre più il Venezuela nell'arena della contesa inter-imperialista.
Urge ora più che mai fare una rivoluzione di nuova democrazia che ponga fine alla dominazione dell'imperialismo, al semi-feudalesimo e al capitalismo burocratico, cioè le tre montagne che opprimono il popolo, attraverso la guerra popolare guidata dal proletariato per mezzo del suo partito comunista, marxista-leninista-maoista, militarizzato.
L’attuale regime del Venezuela si stabilì il 2 febbraio del 1999, cavalcando la lotta delle masse contro le privatizzazioni e i cosiddette "paquetazos" (interventi legislativi, ndt) che i governi precedenti della fazione compradora avevano cercato di imporre. La rabbia delle masse si espresse col "Caracazo" (1989) che fermò temporaneamente i piani dei compradori, legati principalmente agli Stati Uniti, di mettere all'asta tutto ciò che lo stato latifondista-burocratico aveva accumulato per decenni.
Ora, con l'aggravarsi della crisi nel paese, per gli imperialisti yankee e i lacchè al loro servizio è giunta l’ora, con l’imposizione di un governo fantoccio, di appropriarsi più pienamente delle grandi ricchezze del paese, in primo luogo del petrolio del Venezuela, la più grande riserva del mondo, e di approfittare delle condizioni imbattibili offerte da questo paese allo sfruttamento del capitale finanziario imperialista; tutto a beneficio dell'oligarchia finanziaria yankee sui suoi concorrenti imperialisti. Stabilendo la schiavitù coloniale attraverso un governo fantoccio, gli imperialisti yankee non condivideranno più il monopolio economico sul Venezuela con altri paesi imperialisti (situazione semi-coloniale), ma impongono al paese il proprio monopolio economico imperialista esclusivo (situazione coloniale).
Come è sempre stato, spetta al popolo difendere il Paese. Il popolo venezuelano deve mobilitarsi massicciamente per scongiurare il pericolo di capitolazione espresso dai rappresentanti del governo Maduro come tendenza al compromesso, manifestata in forma aperta o segretamente da quanti hanno paura della forza dell'imperialismo e propongono come conseguenza inevitabile la sottomissione della nazione, perché non confidano sulla forza del popolo e la solidarietà dei popoli del mondo.
Per i rivoluzionari, l'imperialismo è un colosso dai piedi di argilla, tigre di carta ed è decisiva non la forza delle armi ma quella dell'uomo, le masse. Altri ripongono le loro speranze di sopravvivere alla minaccia di sottomissione coloniale del paese, principalmente nell'aiuto estero dell'altra superpotenza, della Russia (il cane piccolo), o dei social-imperialisti cinesi, grazie ad aiuti economici, armi, ecc. o della loro mediazione diplomatica. Quest'ultima è legata ai dubbi che costoro hanno sul fatto che il nemico attaccherà: alcuni lo considerano una probabilità, altri dicono mai.
Da parte loro, gli imperialisti yankee, attraverso i loro rappresentanti, hanno dichiarato che la politica degli Stati Uniti verso il Venezuela è già stata decisa. Quelli che credono possibile un compromesso con gli Stati Uniti che non comporti la capitolazione del governo del paese e la resa dell'indipendenza e della sovranità del Venezuela, vivono di illusioni. Il consigliere per la sicurezza nazionale di Trump, Bolton, ha mostrato ieri un l’atto con cui si ordina la mobilitazione per un'aggressione militare diretta: "trasferire 5.000 soldati in Colombia". Inoltre, come nelle guerre in Medio Oriente, le potenze imperialiste agiscono, in collusione e competizione con gli Yankee, per spingere Maduro alla capitolazione. Il governo tedesco ha chiesto l'immediata indizione di elezioni "libere ed eque" e ha dichiarato che è disposto a riconoscere provvisoriamente Guaidó come capo dello stato ad interim mentre si tengono le elezioni. Lo stesso hanno fatto Inghilterra, Francia, Spagna, ecc.
Il governo venezuelano deve respingere la capitolazione e mettere da parte ogni politica di compromesso, la situazione politica è entrata nella fase della preparazione della resistenza nazionale contro l'aggressione imperialista, deve accettare la sfida e mobilitare e armare il popolo, così come le forze armate, per salvaguardare l'indipendenza nazionale, la sovranità nazionale e l'integrità territoriale, per impegnarle in una dura guerra di resistenza nazionale contro l'aggressione straniera.
Dimostrando la sua miopia politica, il governo di Maduro, ha tardato a riconoscere che si trovava di fronte a un colpo di stato attuato dall'imperialismo attraverso i suoi lacchè, imputando la responsabilità principale alla "opposizione", e cioè ai funzionari invece che all'imperatore, come se fosse di una questione interna; a fronte dell'azione del governo Trump per imporre un governo fantoccio attraverso il riconoscimento di Guairó come "presidente ad interim", ha annunciato la rottura delle relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti. ecc., di cui inoltre si disse che non significava una rottura con gli Stati Uniti ma solo con il suo governo; non ha organizzato la mobilitazione di tutte le forze della nazione per far fronte all'aggressione dell'imperialismo che doveva essere la mobilitazione militare delle sue forze e delle masse né ha applicato immediatamente misure punitive contro quei lacchè che hanno commesso ogni tipo di crimine contro il popolo venezuelano, al servizio dell'imperialismo yankee.
Nonostante il cambio di situazione interna ed esterna determinato dall'aggressione imperialista diretta, intende continuare a manovrare senza energia, decisione e fermezza, parlando di "dialogo", di "pace". In situazioni simili, pur avendo le stesse limitazioni di classe di Maduro, altri hanno osato e scelto la via della resistenza.
Spetta al proletariato e al popolo mettere fine alle chiacchiere che impediscono di opporre un netto rifiuto dell'ultimatum imperialista e di prepararsi adeguatamente alla resistenza, per opporre all'aggressione militare l’invincibile guerra di resistenza contro l'imperialismo yankee.
Il proletariato e il popolo del Venezuela, combattivi come sempre, si stanno sollevando con grande senso patriottico e profondo odio verso l'imperialismo e tutti i suoi lacchè in patria e all'estero, esigendo che il governo di Nicolas Maduro respinga la capitolazione, che compia il suo dovere e abbandonare ogni illusione che impegnandosi nel dialogo con i lacchè o in accordi diplomatici con gli imperialisti, questi rinnceranno al loro piano già in marcia.
Spetta al proletariato del Venezuela, ai più avanzati al suo interno, ai maoisti, spetta a loro assumere la parola d’ordine di forgiare un ampio fronte unito nazionale antimperialista; unirsi con gli operai, contadini, piccola borghesia, borghesia nazionale e membri di tutte le altre classi che, con l'eccezione di un pugno di traditori, sono disposti ad affrontare l'aggressore imperialista e i suoi lacchè, spetta a loro promuovere attivamente l'armamento generale del popolo nelle campagne e nelle città per prepararsi a una ampia guerra di resistenza, con la lotta armata, cercando di dirigerla e, nel corso della lotta, ricostituire il Partito Comunista, come partito comunista marxista-leninista-maoista militarizzato, per trasformare la lotta armata di resistenza in guerra popolare di liberazione nazionale. Spetta ai maoisti preparare la realizzazione di una vasta guerriglia che assuma le campagne come principali e le città come complemento necessario.
Occorre unire tutti coloro che non vogliono essere schiavi degli Stati Uniti, tutti coloro che vogliono conquistare la vera indipendenza, la sovranità e la dignità nazionale del paese, tutti coloro che si rifiutano di sottomettersi alle intimidazioni, le interferenze, il controllo e la aggressione degli imperialisti yankee. Occorre unire tutti questi e mobilitarli, respingendo qualsiasi appello alla conciliazione, alla pace o a privilegiare le trattative invece che agire con decisione per schiacciare l'aggressione imperialista degli USA che al momento si sviluppa nella forma di colpo di stato.
Spetta ai maoisti, quali rappresentanti del proletariato e della sua avanguardia in nuce, sulla base del principio dell’indipendenza e di auto-determinazione, praticare l'unità e la lotta con le altre forze che fanno parte del popolo nella situazione politica attuale, in cui sta diventando principale la contraddizione tra nazione-imperialismo. È necessario esigere che si proceda coscientemente alla riforma del sistema di comando dell'esercito e del sistema politico, ampliando la democrazia, sviluppare il movimento di massa indipendente, imporre l’addestramento alla difesa nazionale, reprimere lacchè e collaborazionisti, sviluppare l'industria di guerra e migliorare le condizioni di vita del popolo.
Appare di estrema importanza lanciare il programma di resistenza, che nella situazione attuale è di natura prolungata. La guerra di resistenza del popolo deve puntare a costruire una vero potere rivoluzionario (o Nuovo Potere) non i simulacri di socialismo del XXI secolo che tanto hanno frustrato il popolo, il potere della Nuova Democrazia in ogni angolo di resistenza, fino a cacciare il nemico invasore e schiacciare tutti i vermi suoi lacchè, per instaurarla in tutto il paese.
Per i popoli dell'America Latina, per salvaguardare l'indipendenza nazionale e la sovranità nazionale, è imperativo lottare "colpo su colpo" contro il l'imperialismo Yankee aggressore e genocida, nemico principale dei popoli del mondo.
L’intervento diretto dell'imperialismo yankee iniziato come colpo di stato seguito dal dispiegamento di un insieme di forze che accerchiano il governo Maduro per farlo capitolare e sottomettere la nazione, non si fermerà fino a quando non avrà ottenuto i suoi scopi, crescerà in tutti i campi per raggiungere i suoi obiettivi e perciò risveglia e risveglierà tra i popoli dell'America Latina e del mondo una nuova ondata di lotta contro l'imperialismo yankee.
Spetta a noi partiti e organizzazioni firmatarie assumere il ruolo di dare un'espressione organizzata a questa nuova ondata antimperialista, combattendo in ogni paese l'imperialismo e i suoi servi e lacchè. Dobbiamo sviluppare un’ampia e vigorosa campagna mondiale a sostegno del popolo venezuelano contro l'aggressione imperialista yankee.
Eroico popolo venezuelano, non avere dubbi: non sei solo nella tua lotta. Il proletariato e i popoli oppressi del mondo sono uniti al popolo del Venezuela. Conti sul sostegno del proletariato degli Stati Uniti e del Canada, del proletariato dei paesi imperialisti dell'Europa e dell'Asia e di tutti i popoli dell'America Latina, dell'Asia, dell'Africa, del sostegno dei popoli di tutto il mondo.
A fronte dell'aggressione diretta dell'imperialismo yankee contro il Venezuela e i popoli dell'America Latina, spetta ai nostri popoli fare la rivoluzione e affrontare la guerra di aggressione imperialista con più guerra popolare.

Il Venezuela e tutta l’America Latina saranno la tomba delle orde imperialiste yankee!

Popolo venezuelano, liberati delle illusioni e preparati alla resistenza!

L’imperialismo e tutti i reazionari sono tigri di carta!

La lotta dei popoli del mondo contra l’imperialismo yankee vincerà

Sottoscrivono:
Partido Comunista de Ecuador - Sol Rojo
Movimiento Popular Perú (Comité de Reorganización)
Partido Comunista del Brasil (Fracción Roja)
Fracción Roja del Partido Comunista de Chile
Organización Maoísta para la Reconstitución del Partido Comunista de Colombia
Aderiscono:
Comité de Construción do Partido Comunista maoísta da Galiza
Comitato Bandiera Rossa (Germania)
Partito Comunista maoista - Italia
Núcleo Revolucionario para la Reconstitución del Partido Comunista de México.
Comités para la Fundación del Partido Comunista (Maoísta) de Austria.
Partido Comunista maoísta de Francia.
Nuevo Partido Comunista (en formación) Túnez.

No hay comentarios: