From the riots of the banlieues to the proletarian revolution!
Ten years
have passed since Bouna and Zied, two youths aged 17 and 15 years, found the
death in an electrical transformer, as police hunted them. 10 years ago the
banlieues flared at the news of this new murder police. Throughout France, in
popular neighborhoods, young people rebelled for almost a month and a half
against the police and the bourgeois state.
A new specter appeared to the
bourgeoisie and its state and for all the European imperialist bourgeoisie who
saw new uprisings, from Stockholm to London and also in Ferguson for the
imperialist bourgeoisie of the United States.
Faced with this revolt, the
bourgeoisie had to declare a state of emergency, which had not been declared
by the war in Algeria. From right to left and extreme left too, convictions
accumulated against this righteous anger and a mobilization of this magnitude.
The so-called 'revolutionaries' showed their true face siding with the
bourgeoisie and not with the popular masses in struggle.
Since the beginning of the revolt,
the Maoists have said that this was fully legitimate and that the role of the
revolutionaries was to be at the side of the rebels against the police. "It's
right to rebel!" that's what we hammered in front of all those who have found
every excuse imaginable and possible to discredit the just struggle of young
people from popular banlieues. The Maoists have been among the only political
forces to be on the field at the very center of the places of the uprising to
support it.
10 years later the situation has
only worsened. The bourgeoisie discharges the economic crisis on the backs of
proletarians, and this reflects even more in popular areas where they almost
exclusively proletarians live. Unemployment is 2.5 times higher than the rest
of the territory, reaching 45% among young people; the proportion of
precarious employment contracts is greater; the poverty rate is three times
higher; immigrants or people of immigrant origin are more numerous, suffering,
in addition, the oppression of racism; there are more single-parent families,
which means more women (90% of single-parent families) in difficult situations
(unemployed 50%); housing conditions are more difficult than elsewhere.
In a situation where the state
racism is evident, where unemployment is on the rise and working conditions
are becoming tougher, the popular quarters are at the forefront in the
offensive of the bourgeoisie against the working class.
And the police continue to maim,
countless are eyes lost because of the fired rubber bullets, and killing, from
Wissam El- Yamni to Amine Bentousi the list is long, every year the police
kills more than ten people in our neighborhoods... and we see the same thing
in all the imperialist countries.
The revolt of the banlieues is
proof that the proletarian youth cannot crushed and is able to react in France
as in all the imperialist countries. Even today, we continue to say that it is
right to rebel! Today we must say that it is right to answer to the violence
of the bourgeois state through revolutionary violence. So as it is right to
support all the struggles that develop outside the rules of the bourgeois
state - as at Air France, etc.
The Bloc Rouge (unification of the
Maoists) and the Maoist Communist Party - Italy, organize an international
meeting in occasion of the 10 years of the revolt in the banlieues, as we did
in 2006.
Because it is necessary - before
and now – to reflect and find a guide to action so that the riots become part
of the march of the proletarian revolution in the imperialist countries.
We invite all communist forces,
revolutionary and progressive at international level to attend this meeting
and to contribute in all possible forms.
Where there is oppression, there
is resistance!
Against the imperialist
bourgeoisie and all reactionaries, it is right to rebel!
Dare to struggle, dare to win!
Bloc Rouge (unification of the
Maoists) - France
Maoist Communist Party - Italy
For more information and to notify
about your arrival contact blocrouge@gmail.com.
Dalla rivolta delle banlieues
alla rivoluzione proletaria!
Sono passati dieci anni da
quando Bouna e Zied, due giovani di 17 e 15 anni, trovavano la morte dentro
un trasformatore elettrico, mentre la polizia dava loro la caccia. 10 anni
fa le banlieues si infiammavano alla notizia di questo nuovo omicidio della
polizia. In tutta la Francia, nei quartieri popolari, i giovani si sono
ribellati per quasi un mese e mezzo contro la polizia e lo Stato
borghese.
Un nuovo spettro è apparso per
la borghesia e il suo stato e per tutte le borghesie imperialiste europee
che hanno visto nuove rivolte, da Stoccolma a Londra e anche a Ferguson per
la borghesia imperialista degli Stati Uniti.
Di fronte a questa rivolta, la
borghesia ha dovuto dichiarare lo stato di emergenza, che non era stato
dichiarato dalla guerra in Algeria. Da destra a sinistra e fino all'estrema
sinistra, sin sono accumulate condanne contro questa giusta rabbia e una
mobilitazione di questa portata. I cosiddetti 'rivoluzionari' hanno mostrato
il loro vero volto schierandosi con la borghesia e non con le masse popolari
in lotta.
Dall'inizio della rivolta, i
maoisti hanno affermato che questa era pienamente legittima e che il ruolo
dei rivoluzionari era quello di essere al fianco dei ribelli contro la
polizia. "E' giusto ribellarsi!" ecco quello che abbiamo martellato di
fronte a tutte e tutti coloro che hanno trovato ogni pretesto possibile e
immaginabile per screditare la giusta lotta dei giovani dei quartieri
popolari. I maoisti sono stati tra le uniche forze politiche ad essere in
campo al centro stesso dei luoghi della rivolta per sostenerla.
10 anni dopo la situazione non
ha fatto altro che peggiorare. La borghesia scarica la crisi economica sulle
spalle dei proletari, e ciò si riflette ancor più nelle zone popolari dove
vivono quasi esclusivamente proletari. La disoccupazione è 2,5 volte più
alta rispetto al resto del territorio, raggiungendo il 45% tra i giovani; la
percentuale dei contratti di lavoro precari è maggiore; il tasso di povertà
è tre volte superiore; gli immigrati o persone di origine immigrata sono più
numerosi, subendo l'oppressione aggiuntiva del razzismo; ci sono più
famiglie monoparentali, il che significa più donne (il 90% delle famiglie
monoparentali) in situazioni difficili (disoccupate al 50%); le condizioni
abitative sono più difficili che altrove.
In una situazione in cui il
razzismo di Stato è evidente, dove la disoccupazione è in aumento e le
condizioni di lavoro stanno diventando più dure, i quartieri popolari sono
in prima linea nell'offensiva della borghesia contro la classe operaia.
E la polizia continua a
mutilare, non si contano più gli occhi persi a causa dei proiettili di gomma
sparati, e uccidere, da Wissam El-Yamni a Amine Bentousi la lista è lunga,
ogni anno la polizia fa più di dieci morti nei nostri quartieri... e vediamo
la stessa cosa in tutti i paesi imperialisti.
La rivolta delle banlieues è la
prova che la gioventù proletaria non si lascia sopraffare ed è in grado di
reagire in Francia come in tutti i paesi imperialisti. Ancora oggi,
continuiamo a dire che è giusto ribellarsi! Oggi bisogna affermare che è
giusto rispondere alla violenza dello Stato borghese con la violenza
rivoluzionaria. Come è giusto sostenere tutte le lotte che si sviluppano al
di fuori delle regole dello Stato borghese - come alla Air France, etc.
Il Bloc Rouge (unificazione dei
maoisti) e il Partito comunista maoista – Italia, organizzano un incontro
internazionale per i10 anni della rivolta delle banlieues, come abbiamo
fatto nel 2006.
Perché è necessario - prima come
ora - riflettere e trovare una guida per l'azione affinché le rivolte
divengano parte della marcia della rivoluzione proletaria nei paesi
imperialisti.
Invitiamo tutte le forze
comuniste, rivoluzionarie e progressiste internazionali a partecipare a
questo incontro e a dare il proprio contributo in tutte le forme
possibili.
Dove c'è oppressione, c'è
resistenza!
Contro la borghesia imperialista
e tutti i reazionari, è giusto ribellarsi!
Osare lottare, osare
vincere!
Bloc Rouge (unificazione dei
maoisti) - Francia
Partito Comunista maoista -
Italia
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